TRIBUNALE DI___________
Richiesta di consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite (art.696-bis c.p.c.)
Nell’interesse della sig.ra __________, nata a ________ il ___________ CF: __________ e res.te in ____________, rapp.ta e difesa, giusta procura a margine dell’originale del presente atto, dall’Avv. ___________ (c.f. ____________) presso il cui studio elett.te domicilia in _______________ (si dichiara di voler ricevere comunicazioni ed avvisi al n.fax _______ o alla PEC ________________)
P R E M E S S O
- che la sig.ra __________ è proprietaria dell’immobile situato nel Comune di _______ al _________, riportato nel N.C.E.U. del Comune di ______________;
- che detto immobile veniva concesso in locazione ad uso abitativo al Sig. ___________ giusta contratto del 01.04.2002, registrato presso l’Agenzia delle Entrate di _______ in data 30.04.2002 al n.5411 serie 3;
- che, a seguito di convalida di sfratto per morosità, il detto appartamento veniva rilasciato dal conduttore e riconsegnato all’istante solo in data 20/10/2014 (cfr. verbale di sfratto dell’Ufficiale Giudiziario addetto al Tribunale di _______ in atti);
- che al momento dell’accesso per il rilascio, veniva contestato al conduttore l’esecuzione di modifiche non autorizzate nonché di aver arrecato danni all’immobile e di averlo tenuto in pessime condizioni d’uso e di manutenzione (cfr. perizia dell’Arch. ___________ agli atti):
- che, in particolare, e solo a titolo esemplificativo, fatti salvi gli ulteriori danni che dovessero emergere nel corso dell’accesso presso l’immobile:
- sulla pavimentazione in piastrelle il conduttore aveva posato (e poi rimosso) un rivestimento in laminato, come si evince da piccole zone di collante lasciate sul pavimento e, soprattutto, da due bussole interne che sono state tagliate alla base per permetterne l’apertura (foto n.2);
- gli infissi esterni in legno, rimossi dal conduttore nel corso della locazione per essere sostituiti da altri di sua proprietà, venivano dallo stesso temporaneamente collocati nel garage al piano interrato per poi essere riposizionati al momento del rilascio in maniera del tutto inadeguata e senza essere stati mai mantenuti, tanto da renderli del tutto inutilizzabili (foto n.3). Non ne è stata effettuata una manutenzione alle maniglie (foto n.4) né una registrazione delle cerniere. All’infisso del soggiorno manca un vetro (foto n.5);
- per rimuovere gli infissi da esso montati, il conduttore lasciava numerosi grossi fori che erano serviti per l’ancoraggio degli stessi (foto n.6);
- veniva, altresì, abbattuta, senza alcuna autorizzazione, una tramezzatura divisoria tra il salone e la cucina, che il precedente inquilino era stato autorizzato a spostare di circa due metri dall’originaria posizione (foto n.7). Nell’atto della demolizione, veniva rimossa anche una bussola interna;
- il conduttore, nel rimuovere due condizionatori d’aria da esso installati, ha lasciato dei grossi fori sui lati esterni in corrispondenza della camera da letto (foto n.8) e del salone (foto n.9). Inoltre, ha trapassato e lasciato aperto un foro nel tramezzo tra il salone ed il bagno (foto n.10);
- il conduttore ha, altresì, lasciato in uno stato di completo abbandono e degrado tutta l’area esterna di pertinenza dell’abitazione (foto n.9), non curandone la dovuta manutenzione;
- lo stesso conduttore ha realizzato senza il consenso della proprietaria una veranda di protezione in ferro sul balconcino che dà sul cortile interno e sulla linea ferroviaria (foto n.9), che deve essere rimossa perché abusiva;
- il conduttore, nel collocare di sua iniziativa un infisso esterno (alla napoletana) in cucina (lato cortile), ha divelto le ornie in marmo che incorniciavano la porta. L’infisso in questione è stato poi portato via dal conduttore, lasciando solo la cornice in ferro (foto n.11);
– l’appartamento locato, dunque, si presenta in pessime condizioni d’uso e di manutenzione, necessitando di lavori di recupero delle opere interne nonché di ripristino dello status quo ante in relazione alle opere realizzate dal conduttore senza autorizzazione;
– che, dovendo procedere al ripristino di quanto sopra nel più breve tempo possibile, onde consentire alla proprietaria di locare nuovamente l’appartamento, appare urgente far verificare lo stato dello stesso e dei luoghi e quantificare i costi necessari per le riparazioni e il ripristino dell’immobile allo stato in cui esso si trovava al momento dell’inizio della locazione.
Tutto ciò premesso, la sig.ra _________, come sopra rappresentata, difesa e domiciliata
RICORRE
alla S.V. Ill.ma affinché – previo ogni opportuno provvedimento di rito, nominato un consulente tecnico d’ufficio e fissata con decreto l’udienza di comparizione delle parti avanti a sé, nonché stabilito il termine perentorio per la notificazione del presente ricorso e del predetto decreto al sig. ____________, nato a ________ il __________ (c.f. __________), res.te in ___________, voglia disporre ai sensi dell’art.696 bis c.p.c., Accertamento Tecnico Preventivo diretto a:
“verificare lo stato dell’appartamento sito in ________________, e del cortile di sua pertinenza, accertando e descrivendo i danni e le difformità in esso riscontrabili;
determinare il costo delle opere necessarie alla remissione in pristino del suddetto appartamento e del cortile, in riferimento ai danni arrecati ed alle modifiche apportate;
indicare ogni altro elemento utile per l’instaurando giudizio di merito, contestualmente conferendo mandato al ctu di procedere al tentativo di conciliazione delle parti”.
Si offrono in comunicazione i seguenti documenti: 1. copia contratto di locazione; 2. copia verbale di rilascio; 3. perizia tecnica dell’Arch. Gaetano Giovanni Annunziata.
Si dichiara che il valore del presente giudizio è indeterminato. Salvis Juribus
luogo e data
Avv.___________________
1 commento finora
Benjamin LeachPubblicato il12:52 pm - Ott 16, 2024
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