E’ da quasi venti anni che mi occupo di recupero dei crediti, nell’interesse di aziende o privati.
Ricorrendo ad una serie di servizi (investigazioni, visure patrimoniali e camerali, ecc.), utili a fornire al cliente una prima analisi sulla solvibilità della parte debitrice, cerco di evitare che lo stesso si imbarchi in procedure costose e senza speranza alcuna di recupero.
Inoltre, grazie ad una rete di fidati domiciliari su tutto il territorio nazionale, ampliatasi sempre più nel corso degli anni, sono in grado di seguire procedure di recupero crediti in qualunque Regione italiana a costi contenuti.
Recuperare un credito, a volte, può diventare molto costoso: si pensi, infatti, che alle ordinarie spese per le procedure giudiziali (contributo unificato, spese di notifica, spese per procedere alla vendita di beni, ecc.), la parte che intenda far valere il proprio diritto è assoggettata, in alcuni casi, all’applicazione di imposte di registro da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Per tale motivo, consiglio sempre di eseguire delle indagini preliminari il cui iniziale costo può rivelarsi estremamente utile, poiché, a fronte di un iniziale piccolo esborso, se ne possono evitare altri futuri ben più consistenti e, soprattutto, inutili laddove la parte debitrice non appaia solvibile.
Non sottovalutate la consulenza di un legale esperto nel settore, perché, come l’esperienza ci ha insegnato nel corso di questi anni, anche un soggetto che allo stato è nullatenente, potrebbe avere qualcosa da perdere. Ci riferiamo a donazioni o rinunce eseguite semplicemente con lo scopo di sottrarsi alle pretese creditorie. La legge prevede strumenti per rendere nulli atti posti in essere con l’unico intento di frodare i creditori.
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