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DiRaffaele Boccia

Da luglio nuove regole per cambiare nome e cognome

Dal 9 luglio prossimo cambiano le regole per chiedere la modifica del nome o del cognome.

Infatti, modificando il decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396, il D.P.R. 13 marzo 2012, n. 54 (G.U. 10 maggio 2012, n. 108) ha previsto che, salvo quanto disposto per le rettificazioni, chiunque vuole cambiare il nome o aggiungere al proprio un altro nome ovvero vuole cambiare il cognome, anche perche’ ridicolo o vergognoso o perche’ rivela l’origine naturale o aggiungere Leggi tutto

DiRaffaele Boccia

Avvocati: nuova astensione dalle udienze 14 e 15 aprile

L’Assemblea dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana riunitasi in data 25 marzo 2011 in Roma presso la Cassa Forense in Via Ennio Quirino Visconti,8

Rilevato

Che il 20 marzo 2011 è entrata in vigore la restante parte del decreto legislativo n.28/2010 che, stabilendo la obbligatorietà della mediaconciliazione, danneggia i cittadini e limita l’accesso alla giustizia;

Che, come più volte denunciato dall’Avvocatura, il decreto legislativo 28/2010 favorisce i poteri forti e calpesta i diritti dei deboli e dei cittadini comuni;

Che la obbligatorietà della mediaconciliazione è viziata per eccesso di potere e per violazione degli artt. 3,24,76,77 e 97 della Costituzione;

Che l’obbligatorietà della media conciliazione, oltre che limitare l’accesso alla  Giustizia:

comporta per il cittadino notevoli costi non giustificati;

non prevede l’assistenza necessaria dell’avvocato;

consente al conciliatore di formulare una proposta senza il consenso delle parti, che può  avere effetti pregiudizievoli per la parte vittoriosa in giudizio anche con il pagamento di una sostanziosa penale;

non prevede criteri legali per  la individuazione della competenza territoriale (con possibilità di  invitare il cittadino a  conciliare anche a 1000 km di distanza);

Che è in atto un processo di privatizzazione selvaggia della giustizia civile  che favorisce, tra l’altro, speculazioni e conflitti d’interesse, con caduta di etica  e carenza di  rigore ;

Che tale distorsione dei fini di giustizia emerge chiaramente dall’esistenza di 415 sedi di  società di capitali, abilitate a svolgere un ruolo nella conciliazione, che non possono assicurare i requisiti di trasparenza, indipendenza e terzietà previsti inderogabilmente dalla legge delega e dal decreto legislativo n. 28/2010;

Che unitamente alla privatizzazione della giustizia civile è in atto un progetto di vera  e propria rottamazione dell’arretrato delle controversie civili, programmata con la presentazione di un disegno di legge che:

affida a circa “600 ausiliari” la trattazione delle cause;

fissa la perenzione dei giudizi in appello e in cassazione con termini perentori per confermare la volontà del cliente di proseguire la fase giudiziale;

stabilisce la possibilità dell’emanazione di una sentenza con motivazione breve e parziale e con un termine perentorio assegnato alle parti per chiederne la integrale motivazione previo pagamento di un ulteriore contributo;

Che tale disegno di legge viola i diritti dei cittadini a ricevere giustizia e il connesso diritto di difesa,e costituisce un maldestro tentativo per risolvere il problema dello smaltimento dell’arretrato;

Che l’Avvocatura è preoccupata per la ricaduta sul processo penale delle prospettate riforme della giustizia.

Conferma

lo stato di agitazione dell’ Avvocatura

Proclama

l’astensione dalle udienze civili, penali, amministrative, contabili e tributarie e da ogni attività giudiziaria per i giorni 14 e 15 aprile 2011, nel rispetto della normativa di legge in materia  di  “autoregolamentazione”

Indice

una pubblica manifestazione di denuncia e di protesta per giovedì 14 aprile 2011 a Roma alle ore 10.00, presso il Teatro Adriano, P.zza Cavour,22

Invita

gli avvocati ed i cittadini a prendere parte a detta manifestazione

Invita

i Consigli degli Ordini e le Associazioni Forensi ad organizzare, insieme ai Delegati dell’OUA, nel giorno venerdì 15 aprile assemblee aperte ai cittadini e alla società civile per spiegarne le motivazioni

Dispone

trasmettersi la presente delibera al Consiglio Nazionale Forense, a tutti i Presidenti degli Ordini territoriali, alle Unioni Distrettuali degli Ordini, alle Associazioni Forensi nonchè al Presidente della Repubblica, al Ministro della Giustizia, ai Presidenti delle Camere, ai Presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato e ai  Responsabili giustizia dei partiti.

Roma 25 marzo 2011

DiRaffaele Boccia

Progetto PASS: la Procura si avvicina al cittadino

Il progetto PASS (Punti di Accesso ai Servizi per il cittadino) consente  il rilascio telematico di certificati giudiziari senza necessità di raggiungere la sede del circondario di competenza. Così un carico pendente di Milano può essere chiesto presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Ottaviano, che è abilitato ad erogare il servizio. I certificati che attualmente possono essere rilasciati sono:

Casellario Giudiziale,

Carichi pendenti,

Certificazione delle notizie di Reato (art. 335 c.p.c.)

chiusura inchiesta

Gli uffici abilitati ad erogare il servizio sono le Procure di Ariano Irpino, Avellino, Benevento, Campobasso, Isernia, Larino, Napoli, Nocera Inferiore, Sala Consilina, Salerno, S. Maria Capua Vetere, S.Angelo dei Lombardi, Vallo della Lucania ed i seguenti Giudici di Pace:
     

  • Afragola
  • Agnone
  • Agropoli
  • Airola
  • Amalfi
  • Ariano Irpino
  • Arienzo
  • Aversa
  • Barra
  • Benevento
  • Bojano
  • Buccino
  • Benevento
  • Calabritto
  • Calitri
  • Campobasso
  • Capaccio
  • Capri
  • Capriati al Volturno
  • Capua
  • Carinola
  • Carovilli
     

  • Caserta
  • Casoria
  • Castel San Vincenzo
  • Castellammare di Stabia
  • Cava de´ Tirreni
  • Cerreto Sannita
  • Cervinara
  • Chiusano San Domenico
  • Cicciano
  • Civitacampomarano
  • Eboli
  • Forlì del Sannio
  • Frattamaggiore
  • Frigento
  • Frosolone
  • Gragnano
  • Grottaminarda
  • Guardia Sanframondi
  • Guglionesi
  • Ischia
  • Isernia
  • Lacedonia
     

  • Laviano
  • Maddaloni
  • Marano di Napoli
  • Marcianise
  • Marigliano
  • Mercato San Severino
  • Mirabella Eclano
  • Montecorvino Rovella
  • Montella
  • Montesarchio
  • Montoro Superiore
  • Ottaviano
  • Piedimonte Matese
  • Pignataro Maggiore
  • Pisciotta
  • Polla
  • Pompei
  • Portici
  • Pozzuoli
  • Procida
  • Roccadaspide
  • Salerno


 

DiRaffaele Boccia

Dal 1° gennaio 2011 interesse legale all’1,5%

IL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Visto l’articolo 2, comma 185, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante “misure di razionalizzazione della finanza pubblica” che, nel fissare al 5 per cento il saggio degli interessi legali di cui all’articolo 1284, primo comma, del codice civile, prevede che il Ministro dell’economia e delle finanze puo’ modificare detta misura sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno;

Visto il proprio decreto 4 dicembre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 291 del 15 dicembre 2009, con il quale la misura del tasso di interesse legale e’ stata fissata all’1 per cento in ragione d’anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2010;

Visto il decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia);

Tenuto conto del rendimento medio annuo lordo dei predetti titoli di Stato e del tasso d’inflazione annuo registrato;

Decreta:

Art. 1

La misura del saggio degli interessi legali di cui all’articolo 1284 del codice civile e’ fissata all’1,5% in ragione d’anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2011.

Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 7 dicembre 2010.

Il Ministro: Tremonti

DiRaffaele Boccia

Le dodici regole morali dell’avvocato

1. – Non bisogna accettare mai cause ingiuste, perché sono perniciose per la coscìenza e pel decoro.

2. – Non bisogna difendere una causa con mezzi illeciti e ingiusti.

3. – Non si deve aggravare il cliente di spese indoverose, altrimenti resta all’avvocato l’obbligo
della restituzione.

4. – Le cause dei clienti si devono trattare con quell’lmpegno con cui si trattano le cause proprie.

5. – E’ necessario lo studio dei processi per dedurne gli argomenti validi alla difesa della causa.

6. – La dilazione e la trascuratezza negli avvocati spesso dannifica i clienti, e si devono rifare i danni, altrimenti si pecca contro la giustizia.

7. – L’avvocato deve implorare da Dio l’aiuto nella difesa, perché Iddio è il primo protettore della giustizia.

8. – Non é lodevole un avvocato che accetta molte cause superiori a’ suoi talenti, alle sue forze, e al tempo, che spesso gli mancherà per prepararsi alla difesa.

9. – La giustizia e l’onestà non devono mai separarsi dagli avvocati cattolici, anzi si devono sempre custodire come la pupilla degli occhi.

10. – Un avvocato che perde una causa per sua negligenza, si carica dell’obbligazione di rifar tutti i danni al suo cliente.

11. – Nel difender le cause bisogna essere veridico, sincero, rispettoso e ragionato.

12. – I requisiti di un avvocato sono la scienza, la diligenza, la verità, la fedeltà e la giustizia.

S. Alfonso Maria de’ Liguori