La tipicità delle caratteristiche dei messaggi gestiti dai sistemi di posta elettronica certificata non può subire alcuna degradazione di efficacia sulla base di elementi annotativi che esprimano un qualsivoglia assunto valutativo e soggettivo di contraddittorietà (Corte di Cassazione, sez. I Civile, sentenza 21 ottobre – 2 novembre 2015, n. 22352)
Segnalo la interessante (e recentissima) sentenza della Cassazione in merito alla notifica telematica effettuata dalla Cancelleria in relazione all’art.15 L.F..
Il caso riguarda quello di un cancelliere che, prima ancora di ricevere il messaggio di avvenuta consegna del messaggio pec, aveva inserito una annotazione di non certezza della notifica invitando l’avvocato del ricorrente a procedere alla notifica col metodo tradizionale, poi non andata a buon fine.
Ebbene, la Suprema Corte si è espressa nel senso di cui alla massima, confermando la sentenza dichiarativa di fallimento e ribaltando l’opposta pronuncia della Corte di Appello. Leggi tutto