Buongiorno, le sto scrivendo perché ho ricevuto in donazione da mia madre una casa che è stata ristrutturata anni fa. Fino ad oggi mia madre sul suo modello 730 si è detratta una quota di queste spese e il mio dubbio è se le quote che rimangono dovrà continuare a portasele lei oppure posso detrarle io. Grazie per l’eventuale risposta che vorrà darmi. Michele
Gentile signor Michele, l’agevolazione a cui lei si riferisce è prevista dalla Legge 27 dicembre 1997, n. 449 (e sue successive modifiche) e consiste nella possibilità di detrarre dall’Irpef relativa all’anno in cui sono state pagate le spese, il 36% o il 41% (secondo il periodo) del costo sostenuto per interventi di ristrutturazione, e spetta entro valori massimi di spesa che sono variati nel corso degli anni. I beneficiari dell’agevolazione, se soggetti passivi Irpef, sono i possessori e i detentori dell’immobile sul quale sono stati eseguiti i lavori, siano essi residenti o meno nel territorio dello Stato.
I beneficiari dell’agevolazione possono variare nel corso del tempo necessario per utilizzare interamente le detrazioni per i seguenti motivi: 1) vendita dell’immobile ristrutturato; 2) eredità dell’immobile ristrutturato; 3) donazione dell’immobile ristrutturato.
Nel caso da lei prospettato, e cioè la donazione da sua madre dell’abitazione ristrutturata, le detrazioni che sono ancora da usufruirsi si trasferiscono al donatario solo nel caso in cui le spese di recupero edilizio sono state sostenute dal donante (sua madre) in qualità di possessore.
Nel caso in cui le spese sono state sostenute da un detentore (inquilino, comodatario) o da un familiare convivente, il diritto alle detrazioni rimane a questi ultimi.
In tutti i casi di variazione del beneficiario è fondamentale e assolutamente necessario che il soggetto che subentra nelle agevolazioni, nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi in cui utilizzerà la detrazione, indichi il codice fiscale di colui che a suo tempo ha inviato la comunicazione di inizio lavori al Centro Operativo di Pescara. Questo è l’unico modo in cui l’Agenzia delle Entrate attraverso il sistema dell’Anagrafe Tributaria sarà in grado di collegare la posizione del subentrante (numero delle rate e importi ancora da utilizzare) a quella del suo predecessore (numero delle rate ed importi già utilizzati).
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